Il Mangiarozzo 2011 by Carlo Cambi

Il Mangiarozzo 2011 by Carlo Cambi

autore:Carlo Cambi [Cambi, Carlo]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Reference, Travel, Cooking, General, Holiday, Restaurants
ISBN: 9788854126855
Google: rjYShjwcXI0C
Amazon: B0062ZLIUS
editore: Newton Compton Editori
pubblicato: 2010-11-23T23:00:00+00:00


LORO PICENO (MACERATA)

Country House Casa Azzurra - Seta Cruda

contrada Grazie Fiastra 67/b, 62020 , Tel. 0733 506908 , Fax 0733 506786 , Cell. 348 2268978

[email protected], www.casaazzurra.it

Coperti: Interni 25; Esterni 10

Chiusura: lunedì

Ferie: novembre

Carte di credito: Accettata

Prezzo medio: 25 euro

In bilico tra i “Covoni” di Claude Monet e la “Maremma” di Giovanni Fattori, il mio sguardo si perde in uno sfumare di sogno là verso l’orizzonte sibillino. C’è in questa Casa Azzurra che d’improvviso si staglia sulla collina da un’erta polverosa un richiamo di Provenza, la presenza di un altrove. È come se Corot avesse spruzzato vernice sensuale, è come se l’impressionismo l’avesse concepita. E insieme è come se la “macchia” della campagna ne fosse il più esplicito racconto. Mi rendo conto qui, su questa collina che guarda Loro Piceno, che spesso diamo all’enogastronomia un senso funzionale, nel raccontare i posti ci soffermiamo, distraendoci dal vero godimento, sui cibi senza sentirli. Vi dirò che qui mangiare è piacevole, ma è solo una porzione del benessere che si prova. È un minimo pretesto di godimento più alto e complessivo. È liberare sentimenti delicati e vitali, profondi e lievi. Il ristorante di Casa Azzurra si chiama “Seta Cruda”. C’è un perché, legato alla biografia del recente passato di Elia, il proprietario. Ma mi pare spieghi meglio di ogni altra definizione cosa s’intende qui per soggiorno: un’esperienza dei sensi. Appunto naturale, serica e dunque scorrevole, carezzevole ed elegante, senza affettazione. Potrei azzardare: Casa Azzurra (che in realtà è di un celeste glicine che dà serenità) è la minima dimora delle coccole, un’alcova dell’armonia. C’è un respiro zen in tutto questo. Elia è stato stilista capitolino tra i più affermati: ha faccia larga, sopracciglia sporgenti, baffi gentili e viso di chi conosce il mondo. Con tranquillità. S’è fatto contagiare dal paesaggio marchigiano e seguendo una sorta di “mantra” ha scelto di chiamarsi fuori dalla mondanità un po’ farisaica della moda per aprire qui la sua “locanda rurale”. Nove stanze dove soggiornare è art de vivre, un centro benessere, una piscina in pietra lunga e stretta che è una vena vitale d’acqua. E poi il Seta Cruda, ristorante dove non si cucina carne. Mai. Per esplicito credo di Elia, uno che ha deciso di coltivare la massima armonia possibile con il Creato. Che positiva contaminazione è la sua. Ha deciso su di una collina adiacente di mettere a dimora un roseto antico (tutta Casa Azzurra è contenuta da un aulente ed elegante recinto di rose), una serra di erbe officinali e una coltivazione a pieno campo di aromatiche. Le erbe sono la cifra di questa cucina officiata da un giovanissimo chef dalla mano delicata. Il menù cambia ogni santo giorno: un tris di antipasti da scegliere, un primo piatto, due secondi e dolci fatti all’impronta. Ho visto io mentre sorseggiavo, in una sera calda d’estate, uno Champagne di buonissimo rapporto qualità/prezzo, lo chef cogliere dall’aiuola delle aromatiche ciò che gli serviva. Ho degustato cozze e vongole in sauté, un uovo con bottarga di muggine semplicemente incantevole, delle



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